IL SINTOMO È UNA CAUSA O UNA CONSEGUENZA? - D.O. Giuseppe Totaro
Il Sintomo è una causa o una conseguenza?
Dal punto di vista psicologico il sintomo può essere ricondotto ad una molteplicità di fattori, importante è scoprire il loro significato
Il sintomo come causa o come una conseguenza?
L’interpretazione del sintomo è importante affinché si possa individuare la disfunzione somatica, intesa come espressione dell’alterazione dello stato di salute causato da eventi stressanti (esterni o interni) all’organismo.
Il Sintomo è una causa o una conseguenza?
Corpo e psiche non vanno separati.
Eppure molti medici lo ignorano, proprio per questo motivo sfuggono loro così tante malattie: perché non vedono il tutto.
L’uomo viene percepito come un essere relazionale e corporeo; egli vive stati mentali diversi ma dipendenti dai suoi legami con le persone più significative. Lo strumento di comunicazione di cui l’uomo si serve è il suo corpo; esso viene inteso come uno strumento di comunicazione con l’ambiente esterno, mediante il linguaggio verbale (analogico) e non verbale (digitale).
Questi due linguaggi vengono mischiati sino a produrre una combinazione di parole e gesti.
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Il nostro corpo agisce in risonanza con gli stati affettivi e dell’umore, cogliendo ed elaborando le esperienze che si generano nelle relazioni
Prendersi cura del proprio corpo, equivale a mantenere un buon rapporto con se stessi, con gli altri e con le cose. Saper percepire e riconoscere i segnali del proprio corpo come indicatori di espressione delle emozioni, ci aiuta a saperle esprimere e gestire in modo adeguato.
Conoscere i limiti del nostro corpo, ci permette di esprimerci nel miglior modo possibile con l’ambiente esterno (permettendoci di agire anziché subire gli eventi esterni). Ciò significa considerare collegate emozioni, corpo e relazioni .
Siamo fatti di energia oltre che di materia
e la combinazione di queste due istanze, produce le cosiddette corrispondenze riflessologiche energetiche, che possiamo riscontrare a livello della lingua, iride, piede, orecchio, mano etc. Quando si manifesta un blocco emotivo o una percezione erronea della realtà esterna, si ha un blocco a livello delle corrispondenze riflessologiche energetiche. Per la medicina indiana Ayurveda, la malattia ha un’origine dinamica e relazionale;
i rimedi consistono in: yoga, meditazione trascendentale, corretta alimentazione, con lo scopo di migliorare ed equilibrare la condizione psicosomatica dell’individuo. La medicina tradizionale cinese ritiene che la cura consista nel ripristinare l’equilibrio oscillatorio tra due forze vitali opposte ed inscindibili che sorreggono l’organismo (Yin-Yang). Il disequilibrio si manifesta, inizialmente, in superficie (con la presenza di muco, catarro, febbre, manifestazioni cutanee) e, successivamente, in profondità, cronicizzandosi, se non viene adeguatamente trattato; l’abuso di farmaci può ostacolare il naturale processo di autoguarigione del corpo.
È l’individuo che decide e diventa responsabile del proprio benessere e della propria malattia, così come affermò Ippocrate ‘Prima di cercare la guarigione di qualcuno, chiediti se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare‘.
Il sintomo: un intreccio tra Osteopatia e Psicologia
- Il modo in cui l’individuo si percepisce;
- Le influenze provenienti dall’ambiente esterno;
Il sintomo assume un linguaggio emotivo particolare che, se interpretato in modo adeguato, può guidare il professionista al trattamento del soggetto. Dagli studi scientifici è emerso che il sintomo possiede diverse caratteristiche: il sintomo ha componenti relazionali ed energetiche: ovvero i sintomi vanno percepiti come segni che emergono di cui possono essere analizzati i messaggi sottostanti, e come l’organismo o il sistema cerca di ripristinare la propria organizzazione ed equilibrio interno; vi è una marcata connessione tra i sintomi e i vissuti traumatici.
I sintomi sono depositari e latori di messaggi inerenti a problemi
presenti delle relazioni interpersonali del soggetto: essi assolvono una duplice funzione, da un lato una funzione omeostatica (ovvero ha il compito di ripristinare l’equilibrio del soggetto) dall’altro una funzione evolutiva (un mezzo per assolvere ad una necessità di cambiamento). In entrambi i casi risulta problematico.
Malattia-salute: un ossimoro o un connubio (quasi) perfetto?Allora si potrebbe affermare che non tutti i mali vengono per nuocere (Detto popolare).
Il Sintomo è una causa o una conseguenza?
La condizione di malattia diviene alleata
per far sì che avvenga la condizione di salute (la quale viene definita come uno stato di normale benessere in quanto è percepita come una condizione di adattamento in seguito ad accadimenti che sono rimasti come ‘congelati’ nel tempo. Queste ultime considerazioni riguardano sia l’ambito osteopatico sia quello psicologico. ‘Curare le cause’ significa scoprire il significato insito dei fattori che hanno prodotto la condizione di malessere. Usando le risorse e il coinvolgimento attivo del paziente è possibile capire ed interpretare l’origine dei suoi sintomi.