OSTEOPATIA E ACUFENE - D.O. Giuseppe Totaro
Osteopatia e acufene
Osteopatia e acufene
Osteopatia e acufene
Osteopatia e acufene
Osteopatia e distorsione caviglia
Fischio, ronzio, sibilo. Chi lo sente sa benissimo di cosa stiamo parlando: di acufene, ovvero quella fastidiosa percezione sonora che non proviene da sorgenti esterne, ma dall’interno del nostro corpo.
Anche le patologie che riguardano la colonna e la muscolatura cervicale, le malocclusioni dentali e le disfunzioni che riguardano l’articolazione temporo-mandibolare possono essere determinanti come concause.
IN CHE MODO LAVORA L’OSTEOPATA ?
Dopo aver escluso cause otoiatriche o neurologiche, mediante gli esami di routine, è necessario indagare se l’acufene possa derivare da disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare di tipo funzionale, che richiedono un trattamento osteopatico associato al trattamento ortodontico e gnatologico. Una disfunzione osteopatica della mandibola può influenzare, in maniera diretta o indiretta, il corretto funzionamento dell’orecchio, e può essere causa o adattamento di uno squilibrio ascendente, discendente o misto delle catene muscolari.
La proposta osteopatica è mirata, quindi, alla valutazione e al trattamento funzionale delle strutture cranio-cervicali, ed in particolare dei legamenti e dei muscoli che collegano l’orecchio alla mandibola. È bene precisare che l’osteopatia non è risolutiva in caso di acufene ma, se complementare alla terapia medica, può di certo essere utile nel miglioramento della qualità di vita.
TRATTAMENTO OSTEOPATICO
Il primo compito dell’ osteopata è determinare quali fattori meccanici potrebbero essere all’origine dell’acufene e su quali può agire. Ogni caso è unico e il risultato che può dare il trattamento osteopatico passa per diversi approcci. A volte un rilassamento muscolare delle fasce cervicali può risultare efficace. Altre volte è utile un riequilibrio delle ossa del cranio ed in particolare dell’osso temporale che contiene l’orecchio interno.
L’obiettivo dell’osteopata mediante le sue tecniche manuali, strutturali, miofasciali, viscerali e cranio-sacrali è quello di ripristinare la corretta fisiologia e funzione di tutti quegli elementi che sono all’origine dell’acufene.
Solo dopo la valutazione osteo-gnato-posturale, viene impostato, insieme con l’ortognatodontista, il piano di trattamento osteopatico. Dopo la prima seduta viene consegnato un protocollo di esercizi per la rieducazione dell’articolazione temporo-mandibolare da svolgere a casa Nei trattamenti successivi, dopo aver rivalutato il paziente, se ritenuto opportuno, si procede alla progettazione e applicazione di eventuali apparecchi ortodontici o gnatologici. Inoltre, per il raggiungimento di risultati positivi serve un monitoraggio costante del paziente con controlli periodici.